
Non era mai accaduto.
Da circa dieci anni i figli stanno crescendo meno intelligenti dei genitori. Mai successo prima.
«Il Quoziente Intellettivo medio della popolazione mondiale sta diminuendo nell’ultimo ventennio. Memoria e capacità di apprendimento.
Una delle cause è l’impoverimento del linguaggio. (Non unica causa principale)
Diversi studi (citati a fondo del testo) dimostrano infatti la correlazione tra la diminuzione della conoscenza lessicale (e l’impoverimento della lingua) e la capacità di elaborare e formulare un pensiero complesso.
La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente, limitato al momento: incapace di proiezioni nel tempo.
Meno parole e meno verbi coniugati, meno capacità di ricordare e memorizzare il passato, implicano meno capacità di esprimere poi le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero.
Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza nella sfera pubblica e privata derivi direttamente dall’incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole. Quando ti mancano le parole per spiegarti e per avere ragione … capita di ricorrere alla violenza fisica
Più povero è il linguaggio, più il pensiero scompare.
La storia è ricca di esempi e molti libri (1984, di George Orwell; Fahrenheit 451, di Ray Bradbury) hanno raccontato come tutti i regimi totalitari abbiano sempre ostacolato il pensiero attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole.
Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici. E non c’è pensiero senza parole.
Coloro che affermano la necessità di semplificare l’ortografia, sfrondare la lingua dei suoi “difetti”, abolire i generi, i tempi, le sfumature, tutto ciò che crea complessità, sono i veri artefici dell’impoverimento della mente umana.»
Christophe Clavé