
Roberto Vannacci, in un’intervista a Il Messaggero, ci regala l’ennesima perla: “Mussolini? Fece anche cose buone: fondò l’Inps, bonificò le paludi”.
Ora, immaginatevelo.
Mussolini, quindicenne, coi brufoli, a scuola, che tra un compito in classe e l’altro dice: “Ragazzi, oggi fondo l’Inps!”.
Oppure: Benito in stivaloni, con la vanga in mano, nelle paludi, da solo, a gridare al popolo: “Camerati, seguitemi! Da domani 8 milioni di ettari di terra bonificati!”.
Peccato che:
– la Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia sia nata nel 1898, quando il piccolo Benito aveva appunto 15 anni e andava a scuola.
Mussolini, una volta al potere, si limitò a cambiarne il nome tre volte, ma non creò nulla, nemmeno la pensione di anzianità (istituita nel 1995) o la pensione sociale (1969).
– Sulle paludi, Mussolini promise di bonificare 8 milioni di ettari di terra: realizzò appena il 6%, per di più su lavori già programmati dai governi precedenti.
Ma qui il punto non è nemmeno correggere le scemenze storiche. Il punto è che c’è un parlamentare europeo che, in pieno 2025, fa apologia mascherata, liscia la pancia ai nostalgici, sussurra al fascista che è rimasto bambino: “Però dai, qualcosa di buono l’ha fatto”.
Aspettiamo la prossima perla.
Mussolini inventore della Nutella.
Mussolini patrono dei gattini.
Mussolini scopritore dell’acqua calda.
Sceneggiatura di Roberto Vannacci.