
«Il mio film ha attirato l’attenzione di tutti grazie al Sundance. E il Sundance è arrivato grazie a Robert Redford. Un genio se n’è andato. Riposa in pace Robert. »
La scomparsa di Robert Redford, avvenuta a 89 anni nella sua casa di Sundance, ha lasciato un vuoto enorme non solo nel mondo del cinema. Appena la notizia si è diffusa, i social sono stati subito riempiti da messaggi di affetto e ricordi personali per l’attore e regista che ha creato il Sundance Film Festival, un vero punto di riferimento per il cinema indipendente.
Marlee Matlin, protagonista di CODA, ha voluto sottolineare quanto Redford sia stato fondamentale per la nascita e l’affermazione del suo film. Anche Stephen King ha ricordato il ruolo di Redford nella rivoluzione di Hollywood degli anni ’70 e ’80, restando incredulo per la sua età e sottolineando quanto abbia segnato quell’epoca. Rosie O’Donnell ha condiviso una foto di Redford con Barbra Streisand, scrivendo: “Oh hubbell, non saremo mai più gli stessi. Buonanotte Bob, che eredità”.
L’autrice Marianne Williamson ha evidenziato il suo impatto su più fronti: dal cinema alla politica, passando per la tutela dell’ambiente. Colman Domingo, con un messaggio sentito, ha voluto ringraziarlo per il segno lasciato su intere generazioni. Il regista Ron Howard ha sottolineato come Redford abbia cambiato il panorama del cinema americano, sia come artista sia come promotore del Sundance, vera rampa di lancio per tanti registi indipendenti. Anche William Shatner ha voluto esprimere vicinanza alla famiglia di Redford, aggiungendo il suo ricordo personale.