
La mia vita, e persino l’America, sono migliorate grazie alla sua presenza. ”
Quando si pensa a Robert Redford, il pensiero va subito al suo rapporto speciale con Paul Newman. Non erano solo compagni di set, ma veri amici, quasi fratelli. Il loro legame andava oltre il lavoro: condividevano rispetto, affetto e una complicità che traspariva anche fuori dal set, insieme a quella vena di umorismo che li rendeva irresistibili.
Uno degli aneddoti più divertenti è quello che Redford ha raccontato durante un discorso in ricordo di Newman. Da giovane, senza un soldo e in cerca di casa a New York, aveva chiesto a Newman una lettera di referenze. La risposta? “A chi può interessare: il signor Robert Redford mi deve 120 dollari da oltre tre anni. Non accetterà il suo obbligo nemmeno sotto minaccia di perdere amicizia, onore o lealtà. In coscienza, non posso raccomandarlo per nulla. ” Tutti scoppiarono a ridere, Newman compreso, segno di una confidenza che solo la vera amicizia permette.
Il loro sodalizio artistico è iniziato con Butch Cassidy nel 1969, un film che li ha consacrati come una delle coppie più amate del cinema. Quattro anni dopo, sono tornati insieme ne La stangata, confermando quell’intesa unica che li ha resi indimenticabili. Anche lontano dalle telecamere, sono rimasti legati fino alla scomparsa di Newman nel 2008. Redford ha spesso confessato il rammarico di non aver fatto un terzo film insieme, e ha sempre parlato del loro rapporto come uno dei doni più grandi della sua vita.
In un ambiente come quello di Hollywood, dove le amicizie spesso svaniscono in fretta, la loro resta una delle storie più vere.