
“L’eiaculazione è un fenomeno genitale….l’orgasmo è sessuale….l’esperienza di picco è spirituale. Quando la sessualità è confinata ai genitali puoi provare unicamente del sollievo, è un semplice sfogo di energia, non ti porta alcun vantaggio…. assomiglia al sollievo che ti procuri con un buon starnuto e niente di più. L’eiaculazione non è un’esperienza orgasmica: l’intero tuo corpo non si mette a pulsare, non ti ritrovi in una danza, non partecipi con la tua totalità, non è una cosa sacra. È invece una cosa molto parziale, e tutto ciò che è parziale non può mai essere orgasmico, perché l’orgasmo è possibile unicamente quando è coinvolto l’intero organismo. Quando ti senti pulsare dalla testa ai piedi, quando ogni fibra del tuo corpo pulsa, quando tutte le cellule del tuo corpo danzano, quando dentro di te è presente una grande orchestra, quando tutto sta danzando: quello è orgasmo. Ma non sempre l’orgasmo è un esperienza di picco. Quando dentro di te stai pulsando totalmente, è un orgasmo. E quando alla tua totalità partecipa la totalità dell’esistenza, è un’esperienza mistica è un’esperienza delle vette. Le persone si sono focalizzate sull’eiaculazione, si sono dimenticate dell’orgasmo e si sono dimenticati completamente dell’esperienza delle vette; non sanno nemmeno cosa siano e dal momento che non possono arrivare alle sfere più alte restano confinati a quelle più basse. Allorché puoi raggiungere l’esperienza più alta quando vuoi vivere l’esperienza superiore, quella inferiore naturalmente scompare spontaneamente. Se riesci a comprendermi, il sesso subirà una trasformazione ma non la tua sensualità; la sessualità aumenterà. Con la scomparsa del sesso la tua sessualità aumenterà. Dove andrà a finire il sesso? Diventerà la tua sessualità. Diventerai più sensuale, vivrai con più intensità, sarai più appassionato, come un’onda possente. Le piccole onde spariranno e tu diventerai una tempesta, diventerai un forte vento capace di scuotere gli alberi e le montagne, sarai una marea, un’alluvione…. Anche se ti fosse consentito di vivere per un solo istante, quel momento sarebbe più che sufficiente perché hai conosciuto il sapore dell’eternità.”
OSHO