
Gaza: campo di sterminio a cielo aperto
A Gaza si consuma un genocidio. Bombe, fame, assedio e deportazioni di massa stanno cancellando un popolo intero.
Il governo israeliano porta avanti una strage quotidiana, sotto gli occhi del mondo.
E il nostro governo di destra? Complice.
Mentre i bambini muoiono per fame o sotto le macerie per bombe, Meloni e i suoi ministri si nascondono dietro frasi ipocrite, difendono di fatto Israele e tacciono sul massacro. Questa non è neutralità: è connivenza con i carnefici.
È tempo di dire basta.
L’UE deve interrompere ogni rapporto con Israele: niente armi, niente accordi commerciali, bloccare la partecipazione a eventi pubblici e privati di ogni tipo nessuna copertura diplomatica, fuori dall’UE gli ambasciatori d’Israele. Apriamo corridoi umanitari, schieriamoci senza esitazione con il popolo palestinese, e riconosciamo lo stato di Palestina.
Non illudiamoci: le attuali proteste in Israele non scalfiranno Netanyahu. La maggioranza vuole cacciare i palestinesi da tutta la loro terra. Le mobilitazioni si concentrano soprattutto sugli ostaggi in mano ad Hamas.
La violenza israeliana non è un incidente, è l’anima dello Stato. Ogni israeliano è un soldato: fin da bambino viene cresciuto nell’odio verso i palestinesi e il mondo arabo in genere, addestrato alla crudeltà e alla guerra.
Ogni giorno di silenzio è una macchia sulla coscienza del nostro Paese.
Ogni complicità è una vergogna che la storia non perdonerà.