
Dunque: secondo la BBC, questo sarebbe un soldato anglosassone schierato da re Aroldo II contro il normanno Guglielmo il Conquistatore sul campo di battaglia di Hastings. Le popolazioni anglosassoni erano arrivate da quelle parti verso il V secolo, provenivano da Frisia, Danimarca e Germania settentrionale, non risulta praticassero la tratta degli schiavi, e quindi questa immagine è un falso storico.
Ora, il problema non sarebbe tanto questo, e nemmeno le inevitabili (e naturalmente deprecabili) conseguenze del voler imporre fuori contesto, suscitando perplessità, fastidio, e forse anche ripulsa, l’immagine di un africano.
Il problema è che questo snaturamento grottesco della storia inglese denota in chi lo pratica un pervicace, radicato e inguaribile razzismo. Decidere di inserire un africano nella storia di Hastings, infatti, significa contestualmente affermare che la storia africana sia una storia minore, indegna di essere raccontata, e priva di interesse per noi “bianchi” (se si può dire “bianco”), che invece saremmo, par di capire, monopolisti della storia umana.
Ma siamo sicuri che sia così?
Possibile mai che il continente africano, quello da cui proviene la razza umana, quello in cui hanno convissuto centinaia di culture e si parlano migliaia di lingue, non abbia altro ruolo, secondo questi qua, che fornire comparse improbabili per film che narrano storie altrui? Si può veramente essere così etnocentrici nel XXI secolo!? Ma ad esempio, si potrebbe avere (senza comparse bionde) un bel film sulla battaglia di Ansata, quella vinta da Yekuno Amlak (che non era biondo), un fatto storico di importanza capitale perché insediò in Etiopia una dinastia che sarebbe durata fino al 1974 (un pochino più dei normanni di Hastings, per dire)?
No.
Non si può avere.
Perché i piddini, anche in versione ‘ndernescional come quelli della BBC, in cuor loro sono razzisti. Dell’Africa e degli africani gli interessa solo l’uso tattico che posso farne per conculcare la vostra civiltà e soprattutto i vostri salari. Nella turris eburnea piddina i neri entrano solo come domestici o al più come comparse, della loro umanità frega solo per alimentare il vostro senso di colpa, della loro storia frega niente. Bisogna essere molto ignoranti e molto scemi per non capire che collocare un africano ad Hastings è razzismo allo stato puro, perché significa affermare che della vera storia di questa persona e del suo popolo nulla interessa e nulla si vuole sapere, considerandola inferiore, e che l’unica opportunità che gli si può offrire per valorizzare la sua immagine è quella di sradicarla e collocarla in un contesto nobile e cavalleresco!
Dietro il velo delle buone maniere farisaiche e delle buone intenzioni tartufesche, questa immagine è un genocidio culturale, ma non dei normanni: degli africani!
Chest’è, e qualcuno prima o poi doveva farvelo notare…