
“Quando sei convinto di averne abbastanza di questa vita… resisti.”
Questo pezzo — Everybody Hurts dei R.E.M. — non è solo una canzone: è un abbraccio nei momenti in cui senti che tutto ti schiaccia.
È uscito nel 1993 come singolo dall’album Automatic for the People.
Bill Berry fu l’autore principale, anche se i crediti vanno a tutto il gruppo; le parti di batteria furono in gran parte fatte con una drum machine, creando quel ritmo che sembra un respiro lento, quasi un sussurro.
Sai cosa mi colpisce ogni volta che lo ascolto? È che parla del dolore che siamo abituati a nascondere: “Everybody hurts sometimes … you are not alone.”
Ecco perché, nel video, mostrano persone bloccate in un ingorgo, ciascuno nella sua solitudine, fino a quando tutti scendono dalle auto e camminano insieme — simboleggiando che non siamo solo individui isolati nel dolore.
Ma non è un inno alla rassegnazione. È un invito a resistere, a non arrendersi quando tutto sembra troppo.
In un’intervista, Michael Stipe ha detto che ha voluto rendere il messaggio “chiaro come un campanello” perché il brano fosse d’aiuto anche a chi sta lottando in silenzio.