
Il ministro Tajani ci ha regalato ieri sera l’ultima e più luminosa perla della sua collezione di figuracce televisive.
A un certo punto, parlando delle manifestazioni per Gaza, Tajani si è avventurato – tenetevi forte – a citare Pasolini.
“Sono piazze antisemite! Come dico sempre e diceva Pasolini, i poliziotti, i carabinieri, i finanzieri, loro sono i figli del popolo, gli altri sono tanti figli di papà che invece di studiare vanno a distruggere vetrine”.
Ed ecco il capolavoro:
“Io sto dalla parte dei poliziotti, dei carabinieri, dai finanzieri che sono dei poveri cristi che stanno in mezzo alla strada a difendere la libertà e la democrazia, pagati quattro soldi…”
A quel punto interviene Tommaso Labate smontandolo e rimontandolo con sette parole. Sette.
“Però scusi, quattro soldi li pagate voi…”
A quel punto Tajani, resosi conto della gaffe, annaspa, tentenna, si corregge, promette aumenti coi nuovi contratti. Insomma: si arrampica con le unghie a tutti vetri che trova.
La verità è che non servono neanche più giornalisti che lo mettano in difficoltà con delle domande.
Fa tutto da solo.
Qualcuno fermi quest’uomo.
Per il suo – e il nostro – bene.