
Nebbia….
ed è subito solitudine
e perdita d’orientamento.
Ed è qui
(possibile centro del mondo
e dell’Universo intero)
che avverto
la mancanza
di quelle orme
che rivelano
l’origine dei miei passi
e la direzione del mio cammino
l’assenza
di echi
che riflettono
il suono del mio nome
e il canto che intonavo
il vano
desiderio remoto
di una favola
che mi rimanda
ai miei sogni di bambino
la fugacità
ristoratrice
di una canzone,
di una preghiera,
solo per un attimo.
Ed è qui,
nel regno degli inganni
e delle inutili esistenze,
che mi ritrovo, miseramente,
compagno
d’un’ altra poesia
in diverse forme
vestita.
(anonimo)