
Questo post a qualcuno darà molto fastidio come del resto alcuni miei post dove ribadisco che non esistono guru e che l’unico vero risveglio è riconoscere che non c’è nessuno che debba risvegliarsi.
Anche Tolle sostiene che l’unico maestro reale è il silenzio interiore che azzittisce la voce nella testa ed elimina ogni separazione tra il noi e gli altri.
Lo so che per molti che seguono maestri in giro per il mondo sarà una delusione ma vi assicuro che se sono autentici e li ascoltate attentamente, tutto ciò che dicono e fanno è rimandarvi costantemente a ciò che siete quando non pretendete di essere qualcos ‘ altro.
“D: Confermi che ci sono sempre più persone in tutto il mondo che si stanno risvegliando..?
R: No… Come potrei! Questa domanda presuppone la speranza che prima o poi possa accadere anche a te.. Ma non c’è “un mondo” con delle “persone”! Tantomeno con “persone” che si “risvegliano”. Ciò che è già non ha bisogno di dormire o risvegliarsi. Non riguarda qualcuno o qualcosa che si realizza nel tempo. Il tempo è nel “pensatore”… In colui cioè che crede di porre questa domanda a qualcuno di speciale che abbia chissà quali risposte.
Ma il “pensatore” è irreale e qui non c’è nessun maestro o insegnante che debba o possa fornirvi risposte che non ci sono. Posso solo dire che questa è la fine di ogni separazione ed esperienza “personale”; quindi di ogni domanda, dubbio, storia o ricerca. Tuttavia quella stessa fine di “te”, di quella struttura psicosomatica individuale che cerca e domanda, è anch’essa illusoria… Perché non c’è mai stato “qualcuno” che debba svanire, migliorarsi, realizzarsi o raggiungere un limbo degli “illuminati”!
È già tutto “illuminazione”; senza nessuno che si illumini. Questo è già ciò che credi di dover conquistare. E non è nel tempo o nello spazio.
D: Ma allora tutti coloro che propongono ritiri o “intensivi di illuminazione”?
R: Preferirei non rispondere… E davvero non ha importanza! Fa parte del gioco apparente di questi balli in maschera il fatto che dei ciechi si ergano a guide di altri ciechi… Ma nessuno sta guidando o trasmettendo un bel niente a nessuno.
D: Quindi non ho vie d’uscita…
R: Non le hai mai avute perché non sei in catene. Questo è già ciò che immagini di dover faticosamente conquistare. È già libero di essere ciò che è. E non richiede alcuno sforzo, condizione, precondizione o via crucis da sperimentare. Ciò che sembra accadere o non accadere non è comunque in tuo controllo. Potresti apparentemente andare o meno… Il fatto è che non sei mai venuto!
D: Un dilemma irrisolvibile…
R: Come può risolversi un dilemma o un problema che non c’è mai stato? Non è mai esistita una “persona” illuminata né mai esisterà. Ciò che il pensiero favoleggia all’interno del suo nozionismo o delle sue proiezioni nel tempo, non esiste. Se non c’è qualcuno che possa o debba “illuminarsi”, perché vuoi “illuminarti”?
Sarebbe come voler pretendere di incontrare il mago di Oz.. Buona fortuna. Questo presunto incontro non ha niente a che spartire con simili cabaret spirituali. Non ci sono intenti, programmi o ammaestramenti da conferire.
Sono quegli ammaestramenti che dovrebbero crollare… Ciò che lì apparentemente vorrebbe illuminarsi, dovrebbe piuttosto “fulminarsi”…
Battute a parte, non c’è nulla che non vada lì! Perché non c’è un “lì” diverso da un “qui”. Tantomeno peggiore o migliore.
D: Capisco… Credo!
R: Purtroppo per te…
Io non capisco assolutamente niente di ciò che si sta tentando di esprimere.
E questo proprio non può essere espresso o compreso.”