
Vivevano come se il mondo non fosse mai finito… E forse per un po’ non è stato così.
A quei tempi, le notti erano elettriche: ogni risata, ogni canzone, ogni battito del cuore si sentiva più forte della vita stessa.
I ragazzi indossavano giacche di pelle e indossavano problemi a sorridere.
Le ragazze avevano sogni più grandi della città in cui sono cresciute
e occhi che potevano fermare un battito cardiaco.
Musica: fuoco puro.
Una di quelle che ti facevano dimenticare dov’eri e ricordare chi eri.
Non scrivevi a qualcuno che ti piaceva; apparivi sotto la sua finestra.
Non pubblicavi la tua notte; la vivevi fino all’alba.
E quando il disco suonava, tutto il mondo girava con lui.
Le auto di lusso ruggivano per strade vuote, i drive-in traboccavano storie d’amore,
e ogni bacio rubato sembrava eterno.
Non c’erano filtri: solo coraggio, luminosità e coraggio.
Gli errori si trasformavano in storie, e ogni regola infranta, in un ricordo che valeva la pena conservare.
Non perseguivano la fama. Cercavano la libertà e in qualche modo l’hanno raggiunta.
Perché quella generazione non è solo vissuta… brillava con abbastanza intensità da illuminare la storia!