
Per anni Kevin Bacon è stato quell’attore che sembrava spuntare ovunque.
Con Footloose è diventato un’icona, ma non si è fermato a un passo di danza: ha attraversato il cinema con curiosità e misura, passando dai drammi più intensi alle commedie più leggere, dai thriller più tesi alle storie più intime.
Hollywood lo cercava, e lui rispondeva sempre con la stessa onestà negli occhi.
Accanto a lui, da sempre, Kyra Sedgwick.
Non solo sua moglie, ma una presenza autonoma, luminosa, capace di camminare con la propria luce.
Si incontrarono nel 1987 sul set di Lemon Sky.
Poco tempo dopo si innamorarono.
Alla vigilia di Natale, Kevin le chiese di sposarlo.
Si unirono l’anno seguente, nel settembre 1988.
Da allora, più di trentacinque anni insieme.
Non erano una coppia da copertina.
Condividevano una filosofia semplice e concreta: lavorare sodo, proteggere ciò che avevano costruito, garantire stabilità alla loro famiglia.
E per molto tempo ci riuscirono.
Fino al giorno in cui decisero di affidare parte dei loro risparmi a Bernard Madoff, l’uomo che tutti consideravano un’autorità nel mondo della finanza.
Dietro quella reputazione impeccabile si nascondeva il più grande schema Ponzi della storia moderna.
Quando la verità venne a galla, anche i Bacon persero gran parte di ciò che avevano messo da parte.
Anni di lavoro, di set, di sacrifici: in parte svaniti in un istante.
Ma non si arresero.
Kevin lo disse con parole semplici e vere:
“Non abbiamo perso i nostri figli.
Non abbiamo perso la nostra casa.
Non abbiamo perso l’amore.”
Così scelsero di rallentare.
Oggi vivono gran parte del tempo nella loro casa nel Connecticut, immersi nella natura.
Non per nascondersi, ma per ritrovare equilibrio.
Kevin si dedica alla musica, alla terra, alle piccole cose.
Kyra scrive, dirige, racconta.
Hanno riscoperto il valore delle giornate lente, del silenzio, del lavoro fatto con le mani.
Non hanno smesso di lavorare — ma lo fanno con uno spirito diverso.
Non più per contratto, ma per passione.
Per dignità.
Per lasciare qualcosa di vero.
Vivono con i piedi per terra.
Non hanno recuperato tutto ciò che hanno perso, ma hanno trovato qualcosa di più prezioso: la pace.
La loro non è una storia di caduta, ma di scelta.
La scelta di ricominciare, quando tutto sembra perduto.
Partendo da ciò che non tradisce mai: l’amore, la famiglia, la semplicità delle cose che restano.
Perché ci sono perdite che rivelano ciò che davvero conta.
E amori che, invece di spezzarsi, diventano luce per gli altri.