
Così come la memoria episodica ci permette di archiviare in memoria un ricordo, così la memoria olfattiva ci consente di memorizzare un particolare odore o profumo, con tutte le caratteristiche fisiche ed emotive che porta con sé. Grazie alla nostra memoria olfattiva, possediamo una sorprendente capacità di rievocare con estrema nitidezza un’esperienza passata, anche profondamente sopita nella nostra mente, quando entriamo in contatto con un determinato odore.
Sebbene l’olfatto sia forse il più enigmatico dei nostri sensi, esso è quello che incide maggiormente sul nostro inconscio.
Fin dai primissimi anni di vita, l’apparato olfattivo elabora e cataloga tutte le molecole odorose con cui viene in contatto, permettendoci di riconoscere ciò che ci piace, da ciò che potrebbe rappresentare un pericolo (incendi, cibo andato a male, aria insalubre). In linea di massima il processo avviene in modo inconsapevole, eppure un ricordo olfattivo può influenzare le nostre preferenze affettive e i nostri comportamenti quotidiani.
L’area del cervello che elabora l’esperienza olfattiva è collegata al sistema limbico, direttamente connesso alle nostre emozioni (amigdala) e alla nostra memoria (ippocampo). Ecco perché ricordi scaturiti da un profumo sono così vividi e immediati.
Uno studio della Rockefeller University di New York ha dimostrato che le persone possono ricordare il 35% di quanto annusano, rispetto al 5% di ciò che vedono, al 2% di ciò che sentono e all’1% di quello che toccano.