
È solo la punta dell’iceberg quella che emerge da uno dei paesi più corrotti d’Europa. In un articolo sul Fatto di oggi Nicola Borzi riporta un dossier emanato dal Ministero degli interni ucraino. Sono state “smarrite” 491.426 armi da fuoco. La cifra è aumentata di oltre l’80% da settembre 2024. Tra le armi scomparse figurano soprattutto fucili d’assalto (oltre 149 mila, tra i quali 99 mila Ak47 Kalashnikov), carabine, pistole (21mila casse di pistole Makarov), ma anche mitragliatrici e lanciagranate. Insomma la malavita organizzata di tutto il mondo sa dove oggi ci si può approvvigionare di armi. E sono quelle che abbiamo fornito anche noi invece di spendere quel denaro per migliorare il nostro sistema sanitario e garantire un servizio più rapido ed efficiente. Ma chi controlla il fiume di denaro che viene spedito in Ucraina? Ovviamente chi può ne preleva una piccola parte e più si è in alto nelle cabine di comando ne può prelevare in quantità più elevate. E’ questo il sistema che abbiamo implementato invece di cercare di porre fine a questo conflitto assurdo. Purtroppo sono ancora troppi quelli che credono nella “favola” della Russia cattiva che ha aggredito improvvisamente la buona Ucraina!!! Invito sempre TUTTI a documentarsi e leggere qualche buon libro di storia scritto da storici di ogni schieramento. Fabio Mini è stato generale della Nato e dunque la sua opinione non dovrebbe essere di parte. Franco Cardini è Professore Emerito dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali della scuola Normale Superiore iscritto in gioventù al Movimento Sociale Italiano. Dicono le stesse cose di Alessandro Orsini e Marco Travaglio, solo per citarne alcuni. Prima di bere le panzane dei giornali e schierarsi E’ OBBLIGATORIO DOCUMENTARSI.