
«Samsara e nirvana sono come due espressioni sullo stesso volto, una cupa e imbronciata, l’altra luminosa e sorridente. Ma, qualunque sia l’espressione, non stiamo parlando di un volto diverso. Non è degradato quando è macchiato dalla sporcizia del samsara, né è migliorato quando quella sporcizia viene lavata via. Samsara e nirvana rimangono all’interno dell’estensione della natura assoluta, così come l’universo con i suoi diversi continenti appare nello spazio.»
Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche – Il Testamento di Zurchungpa – sulla Saggezza – Opere Collettive Vol. III, pag. 261 – Shambhala
Il passaggio di Dilgo Khyentse Rinpoche ci invita a riconoscere che samsara e nirvana non sono opposti assoluti, ma manifestazioni diverse della stessa realtà fondamentale: la natura assoluta della mente.
* Samsara e Nirvana come espressioni della stessa mente
• Samsara rappresenta il ciclo dell’esistenza condizionata: nascita, morte, sofferenza, desiderio, attaccamento.
• Nirvana è la liberazione da questo ciclo, uno stato di pace e libertà dalla sofferenza.
• Rinpoche ci dice che entrambi sono come espressioni sullo stesso volto: uno triste, l’altro gioioso. Ma il volto — la mente — rimane lo stesso.
* La mente come spazio assoluto
• La mente, nella visione Dzogchen del buddhismo tibetano, è vuota, luminosa e spaziosa, simile al cielo.
• Le esperienze di samsara e nirvana appaiono dentro questo spazio, come i continenti appaiono nello spazio cosmico.
• Questo significa che la mente non è contaminata dal samsara né migliorata dal nirvana. È sempre pura nella sua essenza.
* Non-dualità e riconoscimento
• Il punto centrale è la non-dualità: samsara e nirvana non sono due entità separate, ma due modi di percepire la realtà.
• Quando si riconosce la natura vuota e luminosa della mente, si trascende la distinzione tra sofferenza e liberazione.
• È come vedere che le onde e l’oceano sono una cosa sola: le onde (pensieri, emozioni) non alterano la natura dell’acqua (la mente).
* Implicazioni per la pratica spirituale
• Questo insegnamento incoraggia a non cercare la liberazione fuori da sé, ma a riconoscere la propria mente come già libera.
• La pratica consiste nel rilassarsi nella natura della mente, senza cercare di cambiare o migliorare nulla.
• Come dice Rinpoche: “La fonte di tutti i fenomeni del samsara e del nirvana è la natura della mente vuota, luminosa, che tutto pervade”.
Possano tutti gli esseri trovare pace nel cuore e libertà dalla sofferenza.
A beneficio di tutti gli esseri senzienti