
Roberto Vannacci, l’uomo che doveva “parlare alla pancia del Paese”, adesso non può nemmeno parlare alla pancia del Veneto.
Il Carroccio lo ha ufficialmente messo in castigo: niente comizi, niente piazze, niente selfie con la polenta.
Bandito, fuori.
La motivazione? Semplice: fa perdere più voti di quanti ne faccia guadagnare.
E così, dopo i suoi ultimi deliri sul fasc*smo e sulla Marcia su Roma, gli hanno comunicato che la sua presenza in Veneto non è gradita: Zaia si è dissociato, Fontana lo ha fatto sparire dai programmi della campagna delle Regionali.
Ecco, Vannacci era stato preso come una sorta di mascotte identitaria. E ora che lui ha iniziato a crederci davvero, la Lega lo tiene fuori dalle regioni chiave, sperando che nessuno lo noti.
Tipo lo zio scorreggione che si parcheggia in cucina finché gli invitati non se ne vanno.
Fine della fiaba.