
Sta arrivando quel momento lì. L’attimo in cui realizziamo che per avere un quadro geopolitico di ciò che stia davvero accadendo nel mondo, i nostri quotidiani non bastino più perché hanno smesso di fornire notizie e hanno preso a stampare opinioni che è pericoloso perché se ti affidi ad un professionista, vuoi il suo mestiere, mica i suoi pruriti.
Quando arriva quel punto lì, ognuno si organizza come può: chi sa le lingue, legge i giornali di un altro paese o gli articoli di giornalisti indipendenti perché, vale la pena ricordarlo, non c’è di niente di male ad essere indipendente!
Essere free-lance mica ti sminuisce come professionista: non è che, se sei un bravo grafico ma non hai dietro un’agenzia famosa, il tuo lavoro fa schifo-merda.
Stessa cosa per i giornalisti.
Per cui, ci si organizza come si può per avere un quadro della situazione ben equipaggiato ed è a quel punto che si fa la scoperta amara che il nostro paese è come un coniuge che ha staccato il telefono fino all’una di notte e poi è tornato a casa e ci ha detto di aver bucato la ruota al motorino ma mica siamo così rimbambiti da non sentire i sintomi della presa per il culo.
Adesso, rispetto alla questione mediorientale sta accadendo la stessa Epifania.
Una specie di reazione allergica sta eruttandoci dentro e tutte le nostre certezze occidentali ci stanno facendo “Ciao Ciao” e vanno a puttane.
Questa specie di attacco di lucidità furiosa ci porta a rivedere tutto ciò che avevamo letto di Fallaci, a riflettere su tutto ciò che abbiamo sempre temuto e reputato becero mentre il piglio perbene del bianco d’Occidente, amico di Bruce Springsteen inizia a farci venire le vesciche ai piedi, non aderisce alla taglia dei sentimenti XL delle nostre viscere.
E così, ci avviciniamo timidamente alla remota possibilità di dover fare i conti con un’improvvisa, sincera empatia col tizio vestito come Jovanotti ai raduni zen ma con le braccia amputate e i figli morti. Col suo caftano così lontano dai nostri gusti di stile ma così vicino al nostro stesso senso di giustizia.
Non ha ancora un nome questa reazione allergica ma è segno di salute mentale