
Strano, vero?
Per due anni il fronte del Donbass era “solido”, “resistente”, “eroico”, “invincibile”.
Poi, all’improvviso… puff!
Diventa “esausto”, “senza tank”, “senza caccia”, “in difficoltà”.
E se perfino Repubblica e perfino Gianluca Di Feo, campione mondiale di ottimismo bellico, ammettono che il fronte STA CROLLANDO… beh, un motivo ci sarà.
Forse perché LA REALTÀ ha la cattiva abitudine di presentare il conto anche a chi la nega.
Forse perché la retorica non vince le guerre.
Forse perché due anni di “stiamo vincendo” non possono nascondere all’infinito un esercito stremato, un paese esausto e un Occidente che non sa più cosa raccontare.
E allora eccoli qui:
Ora che la barca affonda… improvvisamente si accorgono delle crepe nello scafo.
Che caso.
Che fortuna.
Che tempismo.
E COME I RATTI FANNO LE CAPRIOLE PER SCAPPARE E USCIRNE “puliti”…
Vedete…
La NARRAZIONE cambia solo quando non conviene più mantenerla uguale.
E allora, d’improvviso, anche i fedelissimi scoprono che il Re è nudo.
E che il fronte, semplicemente, non reggeva più.
Ma tranquilli: nei prossimi giorni ci diranno che non è colpa di nessuno.
O, più comodamente…
È colpa di Putin.
(e stavolta davvero…)