
Perché ha un’apertura sulla punta?
L’alfiere, uno dei pezzi più emblematici degli scacchi, ha sempre suscitato curiosità per il suo design particolare, soprattutto per quell’apertura sulla punta che lo contraddistingue. Questo dettaglio non è puramente decorativo, ma affonda le sue radici nella storia e nel simbolismo.
Gli scacchi nacquero in India intorno al VI secolo, e i pezzi rappresentavano elementi della vita quotidiana e militare dell’epoca. L’alfiere, originariamente chiamato “al-fil” (che in arabo significa “elefante”), simboleggiava gli elefanti da guerra usati negli eserciti antichi.
L’apertura sulla punta dell’alfiere moderno è un’astrazione delle zanne dell’elefante, un chiaro richiamo alla sua rappresentazione storica.
Col passare del tempo, il design dell’alfiere si è evoluto, soprattutto in Europa durante il Medioevo, dove le figure degli scacchi hanno assunto forme più stilizzate e meno realistiche. Tuttavia, l’apertura sulla punta è rimasta come elemento distintivo, anche se il suo significato originario si è via via perso nella memoria collettiva. Oggi, questo particolare è riconosciuto universalmente come parte dell’identità visiva del gioco degli scacchi.
Oltre al simbolismo storico, l’apertura sull’alfiere ha anche una funzione pratica: aiuta a distinguere i pezzi durante il gioco, soprattutto nei set artigianali o antichi, dove le forme possono variare molto.
In sintesi, l’apertura sulla punta dell’alfiere è un retaggio del suo passato di rappresentazione dell’elefante da guerra — un piccolo ma significativo ricordo della lunga storia e dell’evoluzione culturale degli scacchi, un gioco che continua a incantare milioni di persone nel mondo.