Dopo aver reso noto di avere gravi problemi alla vista e in seguito all’annuncio del prossimo tour, Ian Gillan ha chiarito che i Deep Purple non stanno pensando di andare in pensione. In una recente intervista a “The Big Breakfast” su Dubai 92, a Gillan è stato chiesto se vede una conclusione all’orizzonte per la lunga storia della band. Lui ha risposto così:
“Nessuno di noi ci ha mai riflettuto davvero in modo approfondito. Non è un argomento di cui parliamo spesso. Ovviamente, più si va avanti, più ci si rende conto che la fine si avvicina, è inevitabile. Ma per ora ci stiamo divertendo molto. Da quando Simon McBride si è unito, il gruppo ha ritrovato nuova energia. Guardiamo avanti, non pensiamo a smettere, altrimenti non programmeremmo così tanto. Vedremo cosa succederà. Credo che sarà la dignità a fare la differenza. Se arriverà il momento in cui non saremo più in grado di fare bene quello che abbiamo fatto per tutta la vita e rischieremo di mettere in imbarazzo chi ci segue, allora sarà giusto fermarsi. Ma ora non è così: la band è compatta, aggressiva e motivata, non l’ho mai sentita così forte”.
Gillan, che ha compiuto 80 anni il 19 agosto, aveva già raccontato a “Uncut” di non sapere ancora per quanto tempo lui e i suoi compagni potranno andare avanti con i concerti dal vivo. “Ho perso il 70% della vista. Non migliorerà. Vivere così è strano. La cosa più complicata è lavorare al computer. Se non uso la visione laterale, non vedo nulla sullo schermo; per leggere una riga devo guardarla di sbieco. Ma ci si abitua, si trova un sistema. È solo molto stancante e tutto richiede più tempo”. Riguardo al ritiro aveva aggiunto: “Se dovessi perdere la mia energia, smetterò. Non voglio diventare un peso. Quel momento non è così lontano. Arriva piano piano, quasi senza che te ne accorgi”.
I Deep Purple saranno in Italia la prossima estate: il 16 luglio 2026 a Pisa, in Piazza dei Cavalieri per il Pisa Summer Knights, il 17 luglio a Este (PD) al Castello Carrarese, e infine sabato 17 ottobre all’Unipol Forum di Assago.
Jerem 