
Massimo Inardi, il medico vincitore del “Rischiatutto” nel 1972 spesso citato su questa pagina tra i testimoni più attenti ed intelligenti, scriveva nel 1975:
«Un altro dei fenomeni che Rol frequentemente propone alla meravigliata attenzione di chiunque assiste alle sue sedute è quello che potremmo chiamare, con termine inglese, book-test; cioè un esperimento di “lettura in libri chiusi”, per il quale, fatta dire una frase a caso da qualcuno o scelta una frase o un concetto emerso da una casuale discussione, egli riesce a ricavarla scritta in libri scelti da altre persone o addirittura servendosi di enciclopedie come la Treccani o di trattati o libri specializzati. Un esempio di tale possibilità è stato fornito nella prima delle tre sedute offerte dal dott. Rol all’autore. Mentre egli stava eseguendo una serie delle consuete operazioni psichiche con l’ausilio di vari mazzi di carte e sulle quali pressoché sempre riusciva a selezionare carte uguali a quelle fissate come campione in mazzi svariatamente manipolati [dai presenti], lo scrivente che assisteva ormai quasi più senza meraviglia e perfettamente cosciente delle estreme possibilità paranormali dell’operatore, ebbe a dire questa frase: “Tutto ciò avviene perché si viene a creare nelle cose come un ordine reale da Lei imposto”. Udita questa frase e ripetute varie volte le parole “ordine reale”, Rol fece scegliere ad uno dei presenti un mazzo, lo fece tagliare dopo averlo fatto mescolare ed infine fece scegliere con metodologia casuale due carte che risultarono essere un 3 ed un 2. “Ecco – egli disse – qui abbiamo 32… vediamo cosa succede ora”. Fatto scegliere un altro mazzo e fattolo mescolare e tagliare dall’autore, egli disse: “Faccia di esso alcuni mazzetti a suo piacimento” e poi, ad operazione compiuta, rivolgendosi ad un altro chiese di scegliere uno dei tre mazzetti e di scoprire le prime tre carte dall’alto che, scoperte, rivelarono essere un 3, un 8 ed un altro 3. “Bene; allora abbiamo un 32 ed un 383; vogliamo provare con la Treccani? Il primo numero, il 32, potrebbe essere quello del volume ed il secondo, il 383, quello della pagina. Venga con me a prenderlo”.
Dopo esserci recati nel suo studio, tornammo in sala con il volume XXXII. Apertolo a pagina 383, la prima riga della prima colonna era così concepita: “Identico all’ordine reale delle cose infinite e finite procedenti dall’Ente Supremo”, che costituiva quindi una conferma ad una formulazione più perfetta del concetto espresso da chi scrive».
(riprodotto, contestualizzato e commentato in: “L’Uomo dell’Impossibile”, vol. VI, 2023, pp. 280-281; anche 1-VI-1)