
“Diciamolo apertamente: della musica non frega più un ca**o a nessuno.
Oggi i vecchi ascoltano musica vecchia come amarcord della loro giovinezza; i giovani ascoltano roba che definire musica è oltraggioso.
Questa spaccatura ha creato un vuoto incolmabile da cui è quasi impossibile uscire. Un blocco che congela qualsiasi tentativo di uscire da questo binario morto.
Nel mio piccolo ci provo, portando in giro un tour acustico dove metto al centro l’armonia e la melodia delle canzoni, in un mondo fatto di ritmiche ossessive condite da due accordi e frasi senza senso.
Quello che rimane di una canzone è l’intreccio armonico/melodico; è il testo, non la ritmica. La ritmica e basta è roba da età della pietra. Bisogna evolversi, non tornare a 10000 anni fa.
Ma l’evoluzione costa tempo e voglia di rompere gli schemi, ma in maniera costruttiva. A distruggere son capaci tutti.
Un artista può anche diventare un prodotto ma un prodotto di consumo non può diventare arte.”
(Francesco Baccini)