
Vinicio carissimo,
prima di partire avevo previdentemente preso una bottiglia
di Negroamaro, di cui solo ora ne assorbo la “fitta trama di tannini maturi”,
come da etichetta; cerco di prolungare, così, virtualmente, la mia permanenza
in quel di Puglia. Ma ora basta con melense quanto inutili nostalgie.
Come già ho avuto modo di dire a Nicola, la parola “caso” è da tempo bandita dal mio vocabolario.
Le nostre anime, nei loro vari passaggi verso la “fonte”, spesso dubbiosi, più raramente sicuri,
incontrano altre anime, della stessa “fonte” e, riconoscendosi vicendevolmente, si compiacciono e
gioiscono insieme, continuando la propria, inevitabile evoluzione, arricchita dall’incontro stesso.
Solo ora mi rendo conto di quante superflue parole abbia speso solo per dirti
che non dimenticherò mai una spettacolare partita a scopa, in un torrido Lunedì, di
un magico, indimenticabile Agosto.
A presto
Marco