
Di una lentezza esasperante. La pioggerella continua è stata sostituita da una sorta di nevischio probabilmente radioattivo, data l’ambientazione post apocalittica.
È un film troppo “pensato”, decisamente ambizioso,
Quando compare, finalmente, Harrison Ford (dopo un’ora e 45 min), la “svolta” che ci aspettiamo, non arriva, né alcun colpo di scena, né un innalzamento del ritmo.
L’ idea di un Androide partorito è buona; d’altronde è l’unica idea su cui ruota l’intero film-
Ryan Gosling ce la mette tutta, ma neanche un attore del suo calibro può reggere, da solo, un film così lungo e pesante.
I capolavori vanno maneggiati con cura; Ridley Scott è un gigante, non vi avventurate in sequel se non ne siete all’altezza.
Ultima annotazione: Jared Leto non mi è mai piaciuto e qui ha confermato l’opinione che ho di lui: se fosse rimasto a casa, o a suonare, non avrebbe fatto un soldo di danno. Però gli va dato atto di una cosa: i suoi discorsi sono l’esatta sintesi di ciò che il film realmente è: un’ENORME PIPPA MENTALE.
Ben 2 premi oscar. Complimenti