
Stasera non mi sarebbe andato di uscire, ma Tommaso ha insistito molto per portarmi a questa festa.
“ C’è una che mi piace molto” si giustifica.
L’ appartamento è grande, arredamento post moderno, stile media borghesia romana.
Luci soffuse, musica “ambient” ( Cristo!); girano un sacco di bicchieri con liquidi dai colori più disparati…..vabbè, stiamo al gioco; sguardi vacui, sorrisi finto amichevoli.
La padrona di casa non si sa bene chi sia: l’amica di un amico di un’amica…..al solito.
Mi faccio largo fino al buffet, mi verso del vino bianco, sperando di sopravvivere a quella che si prospetta una serata non facile: ho trovato un angolo abbastanza nascosto dove mimetizzarmi con la fauna locale; bicchiere in mano, appoggiato alla porta, lo sguardo finto rilassato a spasso per la stanza….e no, caro Davide, l’ atteggiamento “io sono qui, ma totalmente estraneo all’ ambiente” non funziona più.
O forse si. Mi si avvicina una tipa: biondina, occhi chiari, tacchi alti, gonnellina corta, nera, nel bicchiere un liquido verde (Assenzio?) ; “ Ciao” “ Ciao”
“ Tu cosa fai?….nella vita, intendo”
“Io? Il meno possibile….” Bella battuta, folgorante, spiazzante; infatti la tipa (si è presentata ma ho immediatamente rimosso il nome, come da prassi), rimane spiazzata. Un attimo dopo mi rendo conto che ci è rimasta male…..poverina, neanche la conosco, non mi ha fatto nulla, non è il caso di riversare su di lei le mie frustrazioni :” No, in realtà, faccio assistenza domiciliare…..” conciliante. “Ah, quindi lavori….”
“Si, lavoro con persone disabili” “ Che bello, dev’ essere pesante, ma bello, vero?” Il viso le si illumina, non ho mai visto un cambio d’espressione più repentino. “ Beh, in effetti ci sono delle soddisfazioni” “ Certo e poi è un lavoro utile. Io sono logopedista.” “ah, però….” “ Si, e nel tempo libero dipingo…”
Mi rendo conto che è molto partecipe, anche troppo; mi metto a giocherellare con la fede, in modo evidente, troppo evidente ed infatti se ne accorge: “ Beh, ci vediamo…” e si defila.
Dopo neanche dieci minuti vedo arrivare Tommy, scuro in volto: “ Certo che Carla è veramente cretina, una stupida patentata ed anche un po’ stronza! Ce ne andiamo?”
“ Ma come, Tommy, hai fatto ‘sto casino, a me neanche andava di uscire….”
“ Lascia stare, andiamo a bere qualcosa, dai!”
Lasciamo la festa senza neanche salutare.