
A quanto pare oggi l’Occidente ha avuto un momento di sincerità spontanea (forse un colpo di freddo).
TUTTI, ma proprio tutti, titolano la stessa cosa:
“Putin è al volante.”
Non io, eh. Loro.
THE TELEGRAPH apre il sipario: “PUTIN IS NOW IN THE DRIVING SEAT”.
Traduzione: l’esercito russo avanza, Zelensky affonda nei suoi scandali, i soldi per la guerra sono finiti e l’Europa ha un buco nel bilancio ucraino grosso come l’Everest.
Ma guai a dirlo: propaganda russa.
THE WASHINGTON POST conferma:
L’Ucraina è oggi «più debole» nei negoziati, e il team di Trump sta cercando di sfruttare il tracollo di Kiev per ottenere condizioni più favorevoli per Mosca.
Ma guai a dirlo: propaganda russa.
FOX NEWS aggiunge pepe:
Rubio sostiene che l’Europa non è minimamente in grado di risolvere il conflitto.
Ma guai a dirlo: propaganda russa.
ABC NEWS osserva che Mosca non molla sui punti chiave del piano Trump.
Ma guai a dirlo: propaganda russa.
POLITICO tenta la via zen:
Né negoziati, né summit, né visite hanno cambiato la posizione del Cremlino.
Ma guai a dirlo: propaganda russa.
SKY NEWS spiega l’arcano:
Mosca non ha fretta di cedere perché ha successi sul fronte e la sensazione che gli interessi tra Stati Uniti e Russia siano “più vicini del previsto”.
Ma guai a dirlo: propaganda russa.
THE GUARDIAN, infine, si mette la mano sul cuore e sviene:
Putin ha detto che non vuole la guerra con l’Europa, ma se l’Europa la vuole… la Russia è pronta anche domani mattina.
Panico a Fleet Street.